MUOS: sindaci della provincia di Ragusa, ARPA o non ARPA?

(Comitato di base No Muos di Modica)

Modica (Ragusa), 28-04-2012. Ieri pomeriggio siamo stati presenti alla riunione del coordinamento dei Sindaci della provincia di Ragusa sul MUOS. In rappresentanza del Comitato c’erano Giorgio Abate, Sabina Civello e Giorgio Cavallo. “Ci è sembrato un incontro utile. Un primo passo è stato fatto. I sindaci, pressati dai comitati No Muos e dall’opinione pubblica, sono stati costretti ad uscire allo scoperto e chiederanno formalmente al Presidente Lombardo, grande sponsor dell’operazione MUOS, la sospensione temporanea dei lavori degli impianti satellitari militari a Niscemi. I Sindaci attendono informazioni “definitive” dall’ARPA che comunque non ha ancora ultimato un lavoro di monitoraggio sul pericoloso inquinamento elettromagnetico prodotto dalle antenne militari funzionanti già da venti anni nello stesso sito in cui stanno edificando pure il MUOS. Qualche Sindaco però si illude di avere informazioni sul Muos che forse non arriveranno mai”.

Sosteniamo da tempo che l’ARPA non potrà dare alcuna informazione sulle paraboli militari MUOS in quanto non potrà misurare nulla: il MUOS infatti è in fase di costruzione e non ancora funzionante. Né a Niscemi né negli altri siti in cui hanno edificato le tre stazione di terra (Virginia, Hawaii, Australia). IL MUOS è una questione militare e i segreti e le omissioni dei signori delle guerre non consentiranno a nessuno di avere informazioni adeguate e degne di tale nome. L’ARPA potrebbe solo evidenziare che le antenne militari pre-esistenti e già funzionanti in quella zona sono altamente inquinanti e pericolose per la salute e che quindi ulteriori nuovi impianti come quelli del Muos non sarebbero facilmente tollerati.

Peppe Cannella e Gianni Puccia invitano i Sindaci e in particolar modo il Sindaco di Modica a non essere eccessivamente attendisti. “Una cosa comunque ci sembra certa: l’ARPA a Ragusa sul MUOS non potrà darci tante informazioni. I Sindaci della provincia di Ragusa ne prendano atto e senza ambiguità alcuna si impegnino in ogni caso a chiedere definitivamente il blocco dei lavori dell’impianto satellitare militare MUOS di Niscemi in quanto il MUOS non solo potrebbe inquinare e danneggiare la salute ma E’ uno strumento di guerra nel Mediterraneo che devasta un bene comune stupendo della Sicilia: la Riserva della Sughereta di Niscemi. Noi non ci fermeremo, continueremo la nostra azione di informazione e di pressione e lo diremo forte anche alla Tre giorni contro il Muos che si terrà il 29, 30 Aprile e il Primo Maggio a Niscemi.”

COMITATO DI BASE NO MUOS di MODICA
nomuos@gmail.com
beni.comuni@virgilio.it

Info-contatti: Giorgio Abate, Peppe Cannella, Enrica Guerrieri, Giorgio Cavallo, Sabina Civello, Gianni Puccia
(333-3067017; 334-3569147; 3381577126)

Caparezza: "informatevi sul MUOS!"

Caparezza, durante il suo ultimo concerto a Catania invita velocemente la platea ad informarsi sul MUOS.

Sostieni il NO MUOS!

Abbiamo istituito una POSTEPAY per la raccolta di fondi per il Movimento, specialmente per le spese che riguardano la 3 giorni del prossimo week-end.
Il momento dell'autofinanziamento è fisiologico in tutti quei gruppi che vogliono realizzare soltanto con le loro forze delle importanti iniziative.
Si tratta, di un contributo libero: anche 1 euro va bene.
La ricarica nella postepay si fa allo sportello della posta, o presso le tabaccherie.
Per fare la ricarica occorre quanto segue:

  1. n. di carta: 4023 6006 2404 3537; 
  2. nome del titolare: GIANFRANCO ALFE'

Tutto quanto verrà raccolto sarà debitamente rendicontato.
Tutti coloro che lo faranno sono pregati di darne informazione tramite post in bacheca, se non altro per dare l'esempio.
Per dubbi o specifiche varie non esitate a chiedere

Incontro comitati NO MUOS della provincia di Ragusa

E' convocato per oggi 23 aprile alle ore 18 a Ragusa presso la sede provinciale CUB
un incontro dei Comitati

costituiti o in via di costruzione in provincia di Ragusa.

Oggetto di discussione saranno:

  • le prossime scadenze della battaglia che va sviluppandosi contro l’installazione delle antenne MUOS della stazione americana in contrada Ulmo a Niscemi;
  • forme di coordinamento da dare al movimento, dell’appuntamento di venerdì 27 a Ragusa tra i sindaci e l’Arpa e della tre giorni di Niscemi del 29-30 aprile e 1 maggio.

Caparezza: Muos?

Caparezza, noto cantante pugliese, alla fine del concerto tenutosi a Catania lo scorso 21 aprile, ricordando che c'erano i banchetti di amnesty ed emergency, ha invitato tutti ad andarsi ad informare sul MUOS.
Restiamo speranzosi che si farà portavoce di questa vertenza anche dal palco di piazza san Giovanni a Roma al concerto del primo maggio.

materiale informativo

Ecco i volantini da divulgare ai banchetti, scegli il tuo preferito, diffondilo ai quattro venti.
La versione stampabile è qui. Se pensi di fare fotocopie in bianco e nero stampa la versione relativa in bianco e nero - pagine da 4 a 6 - così evitiamo scherzetti di leggibilità).

Il modulo per la raccolta firme invece è qui.
E' da stampare e fotocopiare fronte retro, con testo e griglia. Per essere sicuri di non avere contestazioni è necessario il numero identificativo del documento e la sua data di scadenza.
Il firmatario deve avere almeno 16 anni compiuti.
I documenti validi sono solo carta d'identità e patente.





TelenovaRagusa sul MUOS

La mobilitazione sta coinvolgendo sempre più persone e sta creando una presa di coscienza sulla gravità della scelta del Governo degli Stati uniti, della Nato, del Governo italiano e di quello siciliano, di posizionare a Niscemi le antenne del Muos, che creeranno da subito pesanti contaminazioni elettromagnetiche sulle popolazioni di Caltanissetta, Enna, Catania, Ragusa e Siracusa, e metteranno a rischio lo stesso aeroporto di Comiso condannando la Sicilia ad un ruolo sempre più centrale nelle strategie di guerra attuali.
fonte: Telenova, 18/04/12

Comune di Modica. Il sindaco accoglie le istanze del Comitato No MUOS


“I lavori per la costruzione del MUOS procedono molto velocemente e dentro Niscemi transitano già grossi tir che trasportano pezzi di parabola. Il pericolo è molto elevato. È il momento di alzare il tiro”. Ha così esordito Peppe Cannella, del Comitato No Muos di Modica, all’incontro tenutosi ieri, a Palazzo San Domenico, tra i rappresentanti del Comitato e il sindaco di Modica, Antonello Buscema. Tra i presenti, anche l’Assessore all’Ambiente Giovanni Spadaro e i consiglieri Poidomani, Zaccaria, Roccasalva e Cerruto.“Si tratta di un impianto dall’impatto ambientale devastante, che provoca inquinamento elettromagnetico. Ma non solo: è uno strumento apertamente di guerra. Noi diciamo no a tutto questo”.

Il sindaco Buscema ha, dal canto suo, dato piena disponibilità ad aderire al coordinamento dei sindaci dei comuni che hanno dichiarato la loro contrarietà al MUOS. Il Comitato di Modica ha anche richiesto l’intervento del primo cittadino in occasione dell’incontro tra il coordinamento dei sindaci e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che avrà luogo il prossimo 27 aprile a Ragusa.

Il Comune di Modica sarà inoltre presente alla tre giorni “No Muos” – dal 29 aprile al 1° maggio – che si terrà proprio nella riserva naturale “Sughereta”, di Niscemi, dove le antenne stanno sorgendo.
Il Comitato ha sottolineato come, per fermare lo scempio, sia fondamentale una forte volontà politico-istituzionale e ha quindi sollecitato il sindaco ad aderire alla richiesta di sospensione cautelativa dei lavori. “Bisogna invocare il principio di precauzione, che si applica sempre quando c’è incertezza riguardo agli effetti sulla salute pubblica e sull’ambiente. Oltre a questo, è importante esigere che in situazioni come queste i processi di approvazione siano partecipati e non calati dall’alto”, ha precisato Giorgio Cavallo, presidente del circolo Legambiente di Modica.

Giancarlo Poidomani, Coordinatore cittadino del PD ha sollevato un’importante questione sulla potenziale violazione dell’art. 11 della Costituzione Italiana, dato che l’impianto MUOS è fondamentalmente un apparecchio di guerra. “È importante quindi che le forze politiche facciano pressione non solo sul presidente della Regione, ma anche sul presidente della Repubblica”.
Il Comitato ha auspicato, infine, un coinvolgimento della stessa Unione Europea.

La questione MUOS approderà presto in Consiglio. Si prospetta la possibilità che se ne discuta già questa sera, se la proposta sarà accettata all’unanimità dai consiglieri.
(di Enrica Frasca, Daniela Sammito; fonte: Il Clandestino)

volantini

Raccogliamo dal web e diffondiamo materiale informativo sul MUOS e contro il MUOS.


‎3days AGAINst the MUOS

‎3days AGAINst the MUOS (29-30 aprile e 1 Maggio 2012, Niscemi)
- Per la smilitarizzazione dei territori e contro i mercanti della guerra;
- NO agli impianti militari satellitari USA dentro la Riserva "Sughereta" di Niscemi;
- Per la tutela delle risorse ambientali e dei beni comuni;
- Per la salute e il benessere, contro l'inquinamento elettromagnetico;
- Per un Mediterraneo dei popoli, mare di pace e libero dalle mafie;
BLOCCARE SUBITO I LAVORI del MUOS DI NISCEMI.

Riunione Comitato di Base No MUOS Modica

NO MUOS Modica
Altra riunione al circolo ‘Di Vittorio’ del ‘Comitato di Base No MUOS’ di Modica costituito lo scorso mercoledì e che è uno dei gruppi della ‘Rete dei comitati cittadini siciliani’ che si batte contro l’installazione nella ‘Riserva Naturale Orientata Sughereta’ di Niscemi, delle tre antenne paraboliche del diametro di 20 metri che si integreranno al sistema militare di comunicazioni satellitari del Ministero della Difesa degli USA.
Nella riunione di ieri sera cui si riferiscono le immagini, è stato definito un programma intenso di mobilitazione. Si comincerà con una serie di incontri nelle prossime settimane nelle scuole della città con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, degli insegnanti e dei rappresentanti degli studenti per informare e sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sul MUOS e sugli effetti e i danni di quello che il ‘comitato’ ha definito ieri sera “un mostro ecologico”. Oggi una delegazione del comitato modicano sarà con gli altri comitati siciliani al comune di Vittoria per la preparazione della manifestazione a con musica, spettacoli, performance artistiche, conferenze e dibattiti che si svolgerà dal 29 aprile al 1° maggio proprio dentro la riserva naturale di Niscemi dove ci sono i lavori del MUOS.
Intanto il Comitato ha chiesto e ottenuto di essere ricevuto lunedì dal primo cittadino di Modica Antonello Buscema al quale chiederà di schierarsi manifestamente contro la realizzazione dell’impianto di telecomunicazioni militari statunitensi, di farsi portavoce della protesta in seno al ‘Comitato di 14 Sindaci della Sicilia sud-orientale’ nato ad hoc e che dovrebbe riunirsi il 27 aprile. Ma il ‘comitato’ chiederà a Buscema anche di definire un programma con il coinvolgimento della giunta e del consiglio comunale per chiedere ai governi nazionale e regionale la sospensione della costruzione dell’impianto militare e di convocare un ‘consiglio aperto’ con tutti i rappresentanti politici della città e i deputati eletti in provincia. Nel frattempo, per far crescere la partecipazione, i membri del comitato hanno deciso di stabilire presidi con banchetti informativi per incontrare i modicani in luoghi pubblici e invitarli a sottoscrivere l’appello ‘No MUOS’, a cominciare dalla sera di venerdì 21 aprile in via Grimaldi e fino alla mattina di domenica 23 in piazza Monumento.

MUOS e HAARP

Il MUOS di Niscemi e le antenne già installate ed in funzione fanno parte di un sistema ben più ampio che si chiama HAARP.
Questo video spiega cos'è HAARP

"L'impianto HAARP è in grado di inviare onde radio nella ionosfera. Le onde, colpendo la ionosfera, la riscaldano causando delle leggere perturbazioni, simili a quelle provocate dalla radiazione solare, ma notevolmente più deboli. Lo scopo è quello di studiare in che modo queste perturbazioni influiscono sulle comunicazioni a breve e a lunga distanza. La maggior parte delle ricerche svolte utilizzando gli impianti sono di dominio pubblico, così come lo è lo studio di impatto ambientale effettuato sulla struttura da una serie di enti indipendenti. Una piccola parte delle ricerche sono di interesse militare e di queste i risultati non vengono pubblicati. Queste ricerche riguardano le comunicazioni radio a lunga distanza e le comunicazioni con i sottomarini, per le quali l'uso di onde radio riflesse dalla ionosfera sembra mostrare notevoli potenzialità."
fonte: Wikipedia

Area di influenza del MUOS

In questa foto si può vedere il raggio d'azione, classificato in base alla distanza dalla base militare, del M.U.O.S. (Mobile User Objective System).
Il cerchio più interno circoscrive l'area di massimo pericolo per le popolazioni. L'area intermedia circoscrive i territori che possono subire a lungo termine gli effetti dannosi delle onde elettrromagnetiche. Il cerchio esterno individua l'area che in ogni caso subisce interferenze più o meno gravi sempre a lungo termine. 
Luogo: Niscemi (CL), Sicilia, Italia
Popolazione a rischio: 5.048.000 ab.

NO MUOS a Roma - protesta alla sede RAI di Saxa Rubra

Giuseppe Maida, Giuseppe Cultraro e Rosario Ristagno, sono stati 4 giorni accampati di fronte la RAI di Saxa Rubra (ROMA) per rendere pubblica la protesta dei cittadini di Niscemi e comuni limitrofi contro il progetto della costruzione di una gigantesca antenna radar ad altissime frequenze (M.U.O.S.) per il controllo strategico globale americano. Le altre 3 antenne nel mondo sono situate in zone desertiche, da noi vorrebbero costruirla a 2 km dal centro abitato. Come mai nessuno ha chiesto niente? Come mai nessuno ne parla? Stando davanti la RAI per 4 giorni, tutto quello che hanno ottenuto è questo video fatto da un cameraman precario (Ceskoz) e per fortuna una breve intervista di Francesco Taglialavoro di RaiNews24. E la tv di Stato!?

Antonio Mazzeo

Antonio Mazzeo, ottimo giornalista siciliano già da tempo scrive sull'argomento MUOS.
Ecco alcuni dei suoi ultimi articoli.
Niscemi e il MUOS. Il diritto ad esistere, il dovere di resistere 04/01/2012
Un MUOStro di mafia a Niscemi 24/02/2012
Il Da Vinci gemellato al MUOStro di Niscemi 07/03/2012
I lavori del MUOS un crimine contro l’ambiente 23/03/2012
Generazione Comiso. I ragazzi degli Anni Ottanta 02/04/2012

QdS: Muos e rilevamenti ARPA

Muos, l’Arpa avvia il rilevamento per misurare l’elettromagnetismo
di Rosario Battiato
Il ministero dell’Ambiente ha chiesto le reali misurazioni all’Agenzia regionale protezione ambientale. I primi monitoraggi sulla stazione hanno registrato probabili livelli oltre i limiti
L’opposizione e la protesta del movimento NO MUOS inizia nel febbraio 2009 ed è necessario estenderla per fermare la definitiva installazione di un impianto militare (tre trasmettitori parabolici di 18,4 metri di diametro e due torri radio di 149 metri di altezza) che il Ministero della Difesa USA ha deciso di impiantare nella zone della Riserva Naturale Orientata Sughereta di Niscemi.
Il MUOS assieme ad altri tre terminali terrestri servono per creare un network utile alle comunicazioni satellitari per le operazioni militari degli Stati Uniti.
Il MUOS in primo luogo è un problema enorme per la salute di tutti i siciliani.

Ancora una volta la Sicilia viene utilizzata per scopi militari e di guerra senza riguardo per l’impatto ambientale, sociale ed economico che graverà sul nostro territorio e non tenendo della vocazione pacifica del popolo siciliano.

L’opposizione all’installazione del MUOS può avere efficacia attraverso la smilitarizzazione della Sicilia e la sua trasformazione in avamposto di pace al centro del Mediterraneo e non base per azioni di guerra. Ieri in Libia, domani in Siria e dopodomani in Iran.

Sia chiaro che bisogna fare una scelta perché la smilitarizzazione ha vantaggi sul piano turistico ed economico.
Basti pensare al traffico aereo civile di Catania non più condizionato e disturbato dal proliferare di questi impianti militari.

In pochi nella nostra provincia non hanno capito che se parte il MUOS non partirà mai l’aeroporto di Comiso.

Su questi aspetti pesanti sono le responsabilità del centro-destra nazionale e regionale e di Lombardo, ma anche del PD che sui territori dichiara di opporsi ma alla regione governa con Lombardo e avalla ogni sua scelta politica.

Se da un lato la protesta deve coinvolgere tutti coloro che si oppongono a questo tipo di installazione militare (cittadini, associazioni, sindacati, partiti, ma anche istituzioni come i Comuni ed altri enti pubblici) bisogna evidenziare nel contempo le responsabilità politiche dei governi nazionale (i cablogrammi di Wikileaks chiamano pesantemente in causa l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, di AN e poi PDL) e regionale del governatore Lombardo che non ha fatto valere le ragioni del popolo siciliano e dei principi autonomistici dello Statuto della nostra Regione, che viene difeso a parole solo a fini propagandistici ed elettoralistici.

La mobilitazione deve riguardare anche il nostro territorio.
L’ultimo studio condotto dal Politecnico di Torino dimostra i rischi per la salute della popolazione e per salvaguardie dell’ambiente che l’emissione di queste onde elettromagnetiche possono provocare.
Lo studio parla infatti di “effetti acuti, legati a esposizioni brevi, a campi di elevata intensità; e di effetti dovuti a esposizioni prolungate a campi di intensità inferiore. (…) Ciò può provocare danni gravi e permanenti alle persone accidentalmente esposte a distanza inferiori ai 20 km, e ciò significa che l’eventualità di una esposizione diretta al fascio riguarda l’intera popolazione di Niscemi e va considerata come il peggiore incidente possibile“.
Lo studio del Politecnico smentisce le rassicurazioni del Ministero della Difesa e del Governo italiano.

La sola applicazione del principio di precauzione è sufficiente a impedire l’installazione del MUOS. Noi chiediamo la mobilitazione dal basso, una maggiore incisività del coordinamento dei Sindaci per richiamare tutti alle proprie responsabilità e costringere l’ARS e il governo regionale a intraprendere tutte le iniziative utili a difesa dei diritti della nostra popolazione, del nostro territorio e delle prerogative contemplate dallo Statuto Siciliano e per fermare la definitiva installazione del MUOS. Noi saremo presenti alla costituzione del comitato cittadino No Muos che si terrà la settimana prossima, ma riteniamo questa iniziativa solo un primo piccolo passo verso una battaglia democratica per il futuro della nostra terra.
di Davide Guastella, tratto da risvegliati.it

Petizione online

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
AL MINISTRO DELLA DIFESA
I sottoscritti promuovono la presente petizione affinché possiate aiutarci a fermare la costruzione del MUOS (Mobile User Objective System), il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitare delle forze armate USA che sorgerà a 2 km da Niscemi (Caltanissetta) e che sta terrorizzando i cittadini niscemesi e del circondario a causa delle possibili conseguenze negative sulla salute in quanto il sistema trasmetterebbe segnali a grande potenza e ad un ampio spettro di  frequenze per un raggio d’azione di circa 130 km,
nonostante gli americani abbiano ottenuto l'autorizzazione per la costruzione del MUOS in quanto alcuni esperti ne avrebbero affermato l’innocuità, immediatamente smentita da altri autorevoli esperti come il professore Massimo Coraddu dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare;
nonostante le diverse manifestazioni che hanno visto la partecipazione degli abitanti e dei Sindaci di Niscemi e dei paesi limitrofi abbiano prodotto un silenzio mediatico assordante;
considerato che il TAR di Cagliari ha ordinato la sospensione dei lavori d'installazione in Sardegna dei radar anti-migranti della Guardia di finanza affinché sia salvaguardato il principio di precauzione della salute pubblica;
considerato che a Niscemi c'è un tasso elevato di mortalità per cancro dovuto al fatto che, probabilmente, ricade nella zona ad alto rischio ambientale di Gela e/o per la presenza di 41 antenne americane che dal 1991 trasmettono a livelli che hanno superato la soglia di preoccupazione;
considerato inoltre che la base si trova nella sughereta della contrada Ulmo di Niscemi, considerata Sito di Importanza Comunitaria (SIC);
considerato che non possiamo e non vogliamo che questo diventi un luogo di morte che ha visto fuggire negli anni i giovani per la mancanza di lavoro, e oggi, per il rischio radiazioni
 
CHIEDIAMO
agli illustrissimi Presidenti della Repubblica, on. Napolitano, e dei Ministri, on. Monti, e del Ministro della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, di dare voce a questa popolazione per difendere il più elementare dei diritti umani, ossia quello della salute e di restituire dignità agli abitanti di questa parte sud della Sicilia affinché non debbano vivere nel terrore per gli effetti letali del MUOS sulla salute propria e dei propri figli che si manifesterebbero solo dopo molti anni.
Confidiamo quindi nella Vostra autorevolezza e dignità umana e politica affinché si possa aprire un dialogo con il Presidente degli USA per bloccare i lavori del MUOS peraltro già iniziati.


Firma anche tu la petizione online

MUOS Niscemi 11 aprile 2012

















foto di Giovanni Puccia

TMnews: Niscemi, il paese siciliano che ha dichiarato guerra agli Usa


Niscemi, il paese siciliano che ha dichiarato... di TMNews

Un paese siciliano ha dichiarato guerra alla marina militare degli Stati Uniti. Siamo a Niscemi, provincia di Caltanissetta: qui è in corso una battaglia portata avanti da Comune e cittadini contro l'esercito americano che vuole installare un sistema di comunicazione satellitare, chiamato MUOS: tre grandi antenne circolari e due torri radio, alte 150 metri. Il sito sorgerebbe a Sughereta riserva naturale e sito d'interesse comunitario. Il Comune aveva dato parere negativo, ma poi una autorizzazione a procedere della Regione siciliana ha dato il via ai lavori. Il sindaco Giovanni Di Martino appoggia in pieno la rivolta.A Niscemi in realtà già dal 1991 esiste una stazione di telecomunicazioni della Marina Usa, già sotto accusa da parte dei cittadini per le onde elettromagnetiche. E proprio cittadini sono in prima fila nella battaglia, perché, come spiega Gianfranco Di Pietro consigliere comunale del Pd e nel comitato "No Muos", c'è un atteggiamento in particolare che non possono tollerare.Ora Niscemi spera nel ricorso presentato al Tar per far sospendere i lavori di costruzione e prendere un po' di tempo per riorganizzare la battaglia a colpi di carte bollate contro gli Stati Uniti.
(fonte TMnews)

VideoRegione: intervista a militare ammalato di leucemia

Intervista ad un ex militare ragusano che ha svolto servizio di guardia antiterrorismo presso la base us navy di Niscemi,PER 4 MESI,dopo poco si è ammalato di leucemia

RaiNews24: lo "scottante" radar di Niscemi


Niscemi, Sicila sud orientale. Cresce il timore della popolazione per il rischio inquinamento elettromagnetico. A causarlo la prevista installazione del Muos (Mobile User Objective System). Si tratta di tre grandi antenne circolari con un diametro di 18 metri che diventeranno (secondo un progetto approvato da anni) il cuore della stazione di telecomunicazioni della Marina militare statunitense che ha qui a Niscemi una base all'interno di un'area naturale. Una base in cui sono gia' operative decina di antenne. Secondo molti cittadini di Niscemi ed alcuni esperti, il Muos e le antenne presenti avrebbero un altissimo impatto ambientale mentre per altri studiosi il rischio per la salute sarebbe poco significativo. Nell'inchiesta abbiamo intervistato tutti i protagonisti della vicenda.

radio RTM


Radio rtm ha pubblicato un articolo che aggiorna la situazione del MUOS e specificatamente per ciò che riguarda la città di Modica e il suo spontaneo comitato.
Leggi: Cresce la mobilitazione contro il MUOS. Definito il programma delle attività del comitato di Modica.

radio rtm: cresce la mobilitazione contro il MUOS, definito il programma delle attività del comitato di Modica

Continua la mobilitazione del Comitato di Base No MUOS di Modica costituitosi lo scorso mercoledì 28 marzo, uno dei gruppi della rete dei comitati cittadini siciliani che si batte contro l’installazione, presso la Riserva Naturale Orientata Sughereta di Niscemi, delle tre antenne paraboliche del diametro di 20 metri che si integreranno al sistema militare di comunicazioni satellitari del Ministero della Difesa degli USA. Nella riunione organizzativa svoltasi ieri sera mercoledì 11 aprile al Circolo Di Vittorio di Modica Alta, i partecipanti hanno definito un programma intenso di attività di mobilitazione. Si procederà con una serie di incontri nelle prossime settimane presso le scuole della città con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, degli insegnanti e dei rappresentanti degli studenti per informare e sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie sull’affare MUOS e sugli effetti e i danni di questo mostro ecologico. Oggi una delegazione del Comitato modicano si unirà agli altri comitati siciliani al Palazzo della Città di Niscemi per la preparazione della manifestazione pubblica con musica, spettacoli, performance artistiche, conferenze e dibattiti che si svolgerà dal 29 aprile al 1° maggio proprio dentro la Riserva Naturale di Niscemi dove ci sono i lavori del MUOS. Intanto il Comitato ha chiesto e ottenuto di essere ricevuto il prossimo lunedì 16 aprile dal primo cittadino di Modica dott. Antonello Buscema al quale chiederà di schierarsi manifestamente contro la realizzazione dell’impianto di telecomunicazioni militari statunitensi, di farsi portavoce delle istanze di protesta dei suoi concittadini in seno al Comitato di 14 Sindaci della Sicilia area sud-orientale costituitosi ad hoc e che dovrebbe riunirsi il prossimo 27 aprile, di definire un programma di attività con il coinvolgimento della giunta comunale e della civica assise modicana, di chiedere ai Governi nazionale e regionale la sospensione dei lavori di costruzione dell’impianto militare e di convocare un consiglio comunale aperto a tutti i cittadini per i prossimi giorni invitando tutti i rappresentanti politici della città e i deputati regionali e nazionali eletti in Provincia di Ragusa a partecipare. Nel frattempo, per far crescere la partecipazione, i membri del comitato hanno deciso di stabilire alcuni presidi con banchetti informativi per incontrare i cittadini modicani in luoghi pubblici e invitarli a sottoscrivere l’Appello No MUOS, a cominciare dalla sera del prossimo venerdì 21 aprile presso Via Grimaldi e fino alla mattina di domenica 23 in Piazza Monumento ai Caduti.
(fonte: radiortm.it)

Chi ne parla già dal 2009

Era il 2009 quando Girodivite pubblicava un articolo di Antonio Mazzeo.

inchiesta L'Espresso

Si segnala l'inchiesta de L'Espresso sul MUOS
"In apparenza, un complesso di quattro enormi antenne. In realtà un'opera top secret fortemente voluta da Obama che permetterà di collegare dalla Sicilia tutti i reparti militari americani sparsi nel mondo. Per la realizzazione, a causa del segreto militare, non sono valse le regole contro le infiltrazioni criminali negli appalti. E sull'impianto ha messo le mani proprio un'impresa vicina a Cosa Nostra"
(da inchieste.repubblica.it)

Le foto
Cosche nei cantieri, come a Sigonella
Il MUOS: Quattro antenne e quattro satelliti

MUOS Hawaii


per un mare di pace



Elenco patologie

Elenco patologie favorite dalle onde elettromagnetiche
tumori al cervello
tumori alla vescica
tumori alla mammella
leucemie infantili
infarti
melanomi
linfomi
malformazioni fetali
sterilità
aborti
accellerazioni sviluppo cellule cancerogene
variazione sistema immunitario
vertigini
depressione
insonnia

Secondo il parere espresso:
dagli scienziati dell’agenzia per l’ambiente degli USA (EPA)
nello studio italiano del registo tumori di Varese
nel rapporto isisan dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)
dalla Commissione Internazionale per la Sicurezza Elettromagnetica (ICEMS)
nell’ultimo studio internazionale, pubblicato nel settembre 2000, finanziato dalla Comunità Europea

Il danno relativo all’inquinamento elettromagnetico generato non verrà risarcito in alcun modo

intervista a Peppe Cannella a cura di generazionezero.org


"… la Sicilia e il Mediterraneo non vanno ulteriormente militarizzati e vogliamo pensarli come luoghi di vita, pace e accoglienza. occorre subito bloccarei lavori del M.U.O.S. di Niscemi e avere maggiori garanzie scientifiche sull'impatto dei campi elettromagnetici creati da questo sistema di comunicazione militare americano..."
(intervista curata da Giulio Pitroso per generazionezero.org)

Che cosa è il M.U.O.S.?
Il MUOS è un sistema militare satellitare di comunicazione degli USA composto da 4 quattro stazioni di terra e da 4 satelliti che dovrebbe entrare in funzione entro il 2013. Ogni stazione di terra prevede tre paraboli basculanti a torre del diametro di circa 20 metri e due antenne alte 150 metri. A Niscemi (Caltanissetta), all’interno della Riserva Naturale “Sughereta”, la ground station è in fase di costruzione mentre in Virginia, in Australia e alle Hawaii le stazioni sono quasi ultimate. Uno dei quattro satelliti previsti (MUOS-1) è già stato lanciato in orbita da Cape Canaveral il 24 febbraio 2012.
Il MUOS è uno strumento di guerra assai costoso che serve a collegare le truppe e i mezzi di terra, di mare e di cielo (aeromobili) delle forze militari degli USA. Serve inoltre al movimento dei “droni”, aerei militari di ultima generazione senza pilota. I potenti campi elettromagnetici creati dal MUOS di Niscemi sono potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo e della fauna: oltre ad homo sapiens anche i volatili e le api pagherebbero un caro prezzo. La stazione MUOS di Niscemi si trova ad un paio di chilometri dal centro abitato ed è ubicata all’interno di una Riserva Naturale di grande interesse naturalistico (Area SIC): le autorizzazioni rilasciate inizialmente dal Comune di Niscemi, poi dalla Regione Sicilia e sin dal primo minuto dal Governo Nazionale risultano incredibili e di una leggerezza inaudita. Non c’è traccia nelle relazioni tecniche dei pericoli di possibili incidenti e dei rischi degli errori di puntamento delle parabole. Non si evince la vicinanza dell’Aeroporto di Comiso (a soli 18 km) il cui traffico aereo potrebbe essere condizionato dai campi elettromagnetici creati dal MUOS. L’inquinamento elettromagnetico nell’area niscemese è già altissimo a causa di 41 antenne militari americane esistenti sin dal 1991 all’interno della “Sughereta”: il MUOS aggreverebbe ulteriormente la situazione e avrebbe un impatto pericoloso per un vasto comprensorio che comprende aree delle Province di Caltanissetta, Catania, Ragusa ed Enna. Le notizie tecniche sul MUOS sono volutamente lacunose in quanto strumento militare strategico USA: temiamo i suoi sciagurati effetti sull’uomo e sull’ecosistema di una vasta zona siciliana. La Sicilia e il Mediterraneo non vanno ulteriormente militarizzati e vogliamo pensarli come luoghi di vita, di pace e di accoglienza. Occorre bloccare subito i lavori del MUOS di Niscemi e avere maggiori informazioni scientifiche sull’impatto dei campi elettromagnetici creati da questo sistema militare. I territori e le loro comunità vanno coinvolti e tenuti informati: a loro tocca l’ultima parola..

Da quando si muovono i nuclei No Muos?
L’area No-Muos incomincia a muovere i primi passi circa 6 anni fa grazie all’impegno soprattutto di gruppi e comitati storici antimilitaristi della zona catanese e del giornalista-scrittore Antonio Mazzeo. Per anni le carte ufficiali del Muos di Niscemi sono state tenute “nascoste” nei cassetti e non solo della Regione Sicilia, ma in parte anche del Comune di Niscemi. Nel 2008 e negli anni successivi l’area di intereresse e di mobilitazione si allarga e nascono iniziative, cortei e un vero e proprio movimento No-Muos che ha come base la zona di Niscemi e che successivamente tende ad assumere sembianze pluri-polari con nuclei informali e talora organizzati nella varie province siciliane. Negli ultimi mesi sono nati o si stanno costituendo comitati No-Muos a Vittoria, Modica, Ragusa, Chiaramonte e si segnalano micro-gruppi attivi diffusamente in tutta la Sicilia. Recentemente anche vari Sindaci e consigli comunali e provinciali nisseni, ragusani, ennesi e catanesi iniziano a mostrare interesse per la questione MUOS. Complessivamente i deputati regionali e nazionali stanno continuando a disinteressarsi di questa vicenda: ciò appare scandaloso e rischia di creare una insanabile spaccatura tra classe politico-istituzionale e gente delle comunità. Attualmente l’area No Muos sta provando ad alzare il tiro mettendosi in rete, tenta di coinvolgere maggiormente i territori e la gente comune, fa pressione ai Comuni e senza sconti agli esponenti di partito e sta organizzando una grossa iniziativa per bloccare i lavori del MUOS il 29 e 30 Aprile e il 1 Maggio nei pressi della Riserva Naturale.

In provincia di Ragusa e in Sicilia che reazione ha la cittadinanza?
C’è una scarsa informazione sul MUOS di Niscemi. La gente comune, ma anche il mondo “dotto” dei mestieri e dei partiti appare spesso ignorante e poco attento alle vicende di questo impianto militare invasivo e dannoso. Solo da due-tre mesi appaiono nei media siciliani frequenti servizi ed articoli piu’ appropriati e questo grazie soprattutto al lavoro incessante dei comitati e del movimento No Muos. Da qualche mese circola pure una Petizione contro il Muos cartacea e on-line e ciò sta consentendo un maggiore coivolgimento delle persone. L’azione e la presenza “reale” di diverse associazioni ambientaliste è annotabile da qualche mese… Penso che la base di interesse e di azione NO MUOS sia in crescita e ciò fa ben sperare per i prossimi mesi. I collegamenti con altri movimenti analoghi sono appena all’inizio. Nell’ultimo corteo di sabato 31 Marzo a Niscemi si è vista qualche bandiera NO-TAV e in rete i contatti tra simpatizzanti e aderenti dei due movimenti stanno aumentando. Penso che l’area NO MUOS ha il dovere di fare una riflessione “politica” sulla necessità di costruire ponti virtuosi con i movimenti e i comitati che lavorano per la tutela dei beni comuni, a sostegno della pace e della non-violenza, per l’affermazione del consumo critico e solidale e di una economia civile ed inclusiva. Connettere, costruire relazioni e contaminazioni, sinergie appare fondamentale.

Intervista a Peppe Cannella (Comitato No Muos di Modica). A cura di Giulio Pitroso (generazionezero.org)